BIO

Alberto Manzi nasce a Roma nel 1924.

Dopo l’esperienza di guerra come sommergibilista, nel 1946 inizia l’attività scolastica presso il
Carcere “Aristide Gabelli” di Roma. Nel 1954 lascia la direzione dell’Istituto di Pedagogia della
Facoltà di Magistero di Roma per fare l’insegnante elementare e portare avanti, ‘sul campo’,
quelle ricerche che continuerà almeno fino al 1977, quando abbandona l’insegnamento.
Ha curato sussidiari, libri di letture, diari scolastici. Assai intensa l’attività di scrittore, con oltre 30
titoli tra racconti, romanzi, fiabe, traduzioni e testi di divulgazione scientifica tradotti in tutte le
lingue che gli sono valsi riconoscimenti e premi internazionali.

Dal 1954 al ‘77 si è recato in Sud America ogni estate per tenere corsi di scolarizzazione agli
indigeni e svolgere attività sociali. Progettò il Piano di Alfabetizzazione per l’Argentina usando la
radio e quaderni di diverso colore.

Non è mai troppo tardi è la più nota di una lunga serie, tra il 1951 e il 1996, di trasmissioni e
collaborazioni con la televisione e la radio italiana che gli ha dato fama mondiale. 

Negli anni novanta fu tra i primi ad occuparsi dei nuovi cittadini che arrivavano in Italia da tutto il mondo:
Insieme era il titolo di sessanta puntate televisive per i migranti.
Nel 1993 ha fatto parte della Commissione per la legge quadro in difesa dei minori. Nel 1994 è
stato eletto sindaco di Pitigliano (Grosseto), dove risiedeva. Qui si è spento il 4 dicembre 1997.

Si ringrazia il Centro Alberto Manzi per la collaborazione e per i contenuti messi a disposizione per
la realizzazione di questo portale culturale. 

 

Se si desidera contattare il Centro:
centromanzi@regione.emilia-romagna.it

photo credit: Centro Manzi

Il Centro

Il Centro Alberto Manzi nasce nel 2008 per volontà dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna che rilancia un accordo con la Rai, con il MIUR, con l’Università di Bologna e con la Giunta regionale affinché l’archivio diventi il cuore propulsore di progetti e iniziative per i cittadini e le cittadine. Mettendo al centro le scuole, gli insegnanti, i bambini e le bambine si potenzia un modello educativo fondamentale alla coesione sociale delle comunità locali.

Gli obiettivi del Centro sono:

  • Raccogliere tutto il materiale documentale e archivistico appartenuto o realizzato dallo stesso Maestro.
  • Arricchire nel tempo l’archivio con i nuovi materiali editoriali e audiovisivi pubblicati della sua vasta produzione inedita e con gli studi sulla sua opera o a questa ispirati.
  • Promuovere iniziative culturali, di ricerca e di formazione, rivolte in particolare a insegnanti, educatori, operatori culturali, e di carattere divulgativo.
  • Far circuitare le mostre: Alberto Manzi. Storia di un maestro; Maestro, raccontami una storia.
  • Costituire un punto di riferimento per la ricerca educativa e didattica e.
  • Per la comunicazione educativa, in particolare per quanto riguarda i nuovi media.
  • Progettare, anche in collaborazione con altri organismi, iniziative su queste tematiche.
  • Organizzare il Premio Alberto Manzi per la comunicazione educativa.
  • Incentivare tesi di laurea.
  • Elaborazione di progetti didattici con scuole e musei.
 
 

Vi invitiamo a conoscere le pubblicazioni ed i progetti del Centro. 
https://www.centroalbertomanzi.it/centro-alberto-manzi/

Verso il centenario: l’eredità internazionale del maestro Alberto Manzi

Nell’ambito delle iniziative in preparazione del Centenario (2024), la Consulta emiliano-romagnoli nel mondo, in collaborazione con il Centro Alberto Manzi, lancia alle Associazioni ER nel mondo la proposta di approfondire l’opera internazionale del grande maestro e contribuire così alla ricostruzione dell’eredità di un maestro amatissimo in Italia e in tutto il mondo.

Per questa ragione in questo portale culturale realizzato con il sostegno della Consulta un’intera sezione di approfondimenti sarà dedicata al maestro e grazie al materiale realizzato dal Centro e dalla Regione verrà riproposto anche in questo spazio.

Vi invitiamo a vedere il primo incontro svolto il 20 gennaio, con la partecipazione di Leonardo
Draghetti – Direttore generale dell’Assemblea legislativa, Alessandra Falconi – Direttrice Centro
Alberto Manzi, Massimo Manzi – Information Designer, figlio del maestro Manzi, Marco Fabbri – Presidente della Consulta e Gianfranco Coda – Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, in qualità di moderatore.